Le Origini Mitiche della Northern Lights
Uno degli strain Indica più conosciuti e apprezzati in tutto il mondo.
La Northern Lights, vincitrice di innumerevoli premi e riconoscimenti, nasce come strain Afghani, QUASI puro. Le origini sono ovviamente avvolte nella leggenda, pertanto non possiamo che dire ‘sembra’ che tutto nasca quando la Northern Lights si incrocia con una genetica Sativa Thai. È probabilmente questa variazione a dare alla Northern Lights quel sapore vagamente fruttato e l’effetto molto cerebrale, molto ‘high’ che la caratterizza.
Le fonti più accreditate dicono che negli anni ’70, un breeder conosciuto come ‘The Indian’ (‘L’Indiano’) creò l’incrocio originario della Northern Lights in un’isola vicino a Seattle. Altri parlano di California, ma poco importa.
Importa invece che The Indian si ritrova a un certo punto con 11 variazioni di Northern Lights e decide di marcarle con numeri: la #1, la #2 etc… Si tratta di 11 variazioni della stessa pianta e che quindi condividono alcune caratteristiche tipiche delle Indiche. Ovvero quelle inconfondibili della Northern Lights: alta produzione di resina, cime compatte di color verde scuro, molto stabili.
E tra queste 11 variazioni, la #1 e la #5 sono quelle che convincono di più il nostro leggendario grower.
Facciamo un salto in avanti di pochi anni e arriviamo all’Anno del Signore 1985.
Non si sa bene come, fatto sta che alcune piante di Northern Lights, ancora al 100% indica, dal NorthWest degli USA arrivano in Europa. Ad Amsterdam, più precisamente, dove finiscono nelle mani di Neville Schoenmaker.


Il leggendario Neville Schoenmaker negli anni ’70.
Per chi non lo conoscesse, si tratta di una vera e propria leggenda della cannabis. Per saperne di più, vi invitiamo a sbirciare tra la breve bibliografia che trovate in fondo a questo articolo.
Nel 1985, Schoenmaker è il proprietario della prima banca di semi di cannabis del mondo: “The Seed Bank”.
Si racconta che gli esemplari di Northern Lights che gli arrivarono, fossero tutte femmine, ma questo non torna con il fatto che nel giro di poco tempo, nel catalogo della Seed Bank fa la sua prima comparsa la Northern Lights…
D’altronde, uno strain leggendario non poteva non avere delle origini ammantate di mistero.
I cultori della storia della cannabis ci dicono che molto probabilmente, Schoenmaker utilizzò dei maschi 100% Afghani per creare degli ibridi con le femmine di Northern Lights ricevute dagli States. Successivamente, Schoenmaker incrociò le genetiche risultanti con una genetica Sativa Thai.
Nasceva la Northern Lights che tutti amano e apprezzano, dalla quale sono derivati molti ibridi, tra cui la Northern Lights CBD di Fiori di Gaia.


La Northern Lights CBD di Fiori di Gaia
…e come promesso…
Un link per saperne di più su Neville Schoenmaker.
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