Vini, spumanti e champagne, miscelati con infusi di CBD e THC, la nuova frontiera del lusso da bere. Negli USA i produttori upscale producono e distribuiscono il vino del futuro. Ma non chiamatelo semplicemente ‘vino’.
Perché se è vero che i settori wellness e farmaceutico da soli sono in grado di attirare le attenzioni di investitori e imprenditori di tutto il mondo, è altrettanto vero che il settore alimentare è quello che più fa eccitare analisti economici, operatori finanziari e, ovviamente, gli imprenditori più lungimiranti dello stesso settore e spesso provenienti da nicchie di mercato che apparentemente sembrano distanti anni luce “dall’erba”. Anche da quella cosiddetta ‘light’. Quella con il THC rigorosamente sotto lo 0,2%. Quella di Fiori di Gaia, per intenderci 😉
Vino o birra?
Nel 2019 la scelta viene guidata dai nostri gusti o dal nostro menù, ma per secoli era la capacità di spesa del consumatore a scegliere. Il vino, quello di qualità, spesso era appannaggio delle classi privilegiate, mentre sulle tavole dei contadini e degli artigiani spesso si pasteggiava con la birra.
Quando però parliamo di produzioni d’eccellenza, il vino dimostra di aver conservato la sua caratteristica di ‘bevanda di prestigio’: si continua a esporre bottiglie di produzioni toscane, di champagne francese, come status symbol, e i produttori upscale riservano edizioni speciali delle loro annate per il circuito dei ristoranti stellati e degli hotel &resort di lusso.
Non rimaniamo perciò sorpresi nell’apprendere che la Canapa Revolution è arrivata anche in questa nicchia di mercato davvero esclusiva, quella dei vini di lusso.
In California (ma dai?) un team di imprenditrici riunite sotto il brand HOUSE OF SAKA ha lanciato sul mercato delle bevande upscale una linea di ‘vini’ alla canapa.
House of Saka lavora con Pinot Nero della Napa Valley, vinificato in botti di acciaio inossidabile e sottoposto a un processo atto a rimuovere l’alcool, prima di essere miscelato con un infuso di CBD e THC secondo la ricetta di casa Saka.
Basta dare uno sguardo al curriculum di Tracey Mason, CEO di House of Saka Inc., per capire che in un’etichetta qualunque di House of Saka c’è il lavoro di vere professioniste di vini e di prodotti lusso.
Anzi: di prodotti vinicoli di lusso.
“Sono 30 anni che opero nel settore delle bevande alcoliche, con brand di vino e spiriti di livello internazionale, e posso dirvi che le produzioni a base di canapa hanno un avvenire radioso.” Ha dichiarato Tracey Mason in una recente intervista a Forbes, nella quale la Mason tra gli altri dettagli sui loro prodotti, ha menzionato la rapidità con cui i consumatori dei vini Saka riescono ad avvertire gli effetti di CBD e THC, circa 10-15 minuti, ovvero molto meno rispetto ad altri prodotti alimentari a base di cannabis. Tutto questo grazie al mélange cannabinico, che viene miscelato al vino, ideato da House of Saka.
Entro la fine dell’estate 2019, le bottiglie House of Saka saranno presenti presso la grande distribuzione in Nevada e in California.
In California già altre realtà (come “Canna Wine“) stanno cavalcando l’onda del vino al CBD, questo interesse sembra decisamente destinato ad allargarsi. Siete pronti a chiedere un calice di “bollicine alla canapa” o di “rosé al CBD”?!
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