Il CBD come valido supporto alla cura per l’epilessia nei bambini anche in Italia.
Per ‘compassionate use’ (Uso compassionevole) si intende la possibilità di usare, all’interno di percorsi di terapeutici, medicinali o terapie che non abbiano ancora ultimato la fase di test clinici. Si tratta in genere di medicinali che hanno sì subito lunghi e rigorosi test, ma che non sono ancora disponibili per il pubblico poiché non ancora dotati di ‘autorizzazione all’immissione al commercio’ [per approfondimenti: D.M . del 7.09.2017].
L’uso di medicinali e/o di terapie per le quali viene approvato il ‘compassionate use’, in sostanza, può venire richiesto da un medico per il suo paziente a queste condizioni
- che si tratti di patologie molto serie che mettano a rischio la vita del paziente stesso.
- che i pazienti in questione non possano accedere a sperimentazioni cliniche.
- che non siano disponibili percorsi terapeutici già ‘testati’ e riconosciuti.
Non si tratta quindi di sperimentazione clinica: i piccoli pazienti verranno sì monitorati per verificare l’efficacia dei medicinali a base CBD, ma non fungeranno da ‘cavie’, poiché i prodotti farmaceutici che verranno somministrati loro, sono prodotti già finiti, testati e regolarmente in commercio negli Stati Uniti. Da questa parte dell’Atlantico EFA ed AIFA (gli organismi rispettivamente europeo e italiano) sono ancora in fase di vaglio per l’immissione in commercio di tali farmaci.
Così, mentre la quasi totalità dei pazienti e degli operatori europei attendono l’ok degli organismi competenti, in Italia cento pazienti, affetti da severe forme di epilessia, avranno la possibilità di inserire il CBD all’interno dei loro programmi di terapia.
Il nostro paese segue la strada aperta negli U.S.A. dai primi medicinali a base di CBD indicati per il trattamento di forme gravi di epilessia. L’apripista si chiama Epidiolex, ha l’approvazione dell’omologa statunitense della nostra AIFA [F.D.A. ndr], e ha dato ottimi risultati soprattutto nel trattamento di pazienti, anche in età infantile, affetti da forme di epilessia che erano finora risultate resistenti a qualunque altro farmaco. Nello specifico: la sindrome di Dravet e la sindrome di Lennox Gastaut. Il CBD contenuto in questi farmaci (che perla prima volta viene direttamente da piante di cannabis e non è un cannabidiolo sintetico) ha dimostrato di poter migliorare in modo importante la qualità di vita dei piccoli pazienti.
Il CBD non è certamente il primo cannabinoide utilizzato in farmaceutica, ma il caso dell’uso di farmaci contenenti CBD per il trattamento di epilessie gravi fa davvero notizia perché per la prima volta, in un medicinale, viene utilizzato il solo cannabinoide CBD, senza percentuali di THC. Questo rende tali medicinali idonei all’utilizzo in pediatria e somministrabili ai piccoli pazienti, vista la completa assenza di sostanze psicoattive.
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