Il Cannabidiolo o CBD è uno dei principali componenti della pianta della canapa. Non avendo effetti psicoattivi e grazie alle sue diverse peculiarità, è uno dei principi attivi con maggiori proprietà medicinali e pertanto sempre più al centro dell’attenzione di innumerevoli studi e applicazioni.
La pianta di canapa biosintetizza oltre 60 cannabinoidi. Il CBD (o cannabidiolo) può rappresentare fino al 30% (alcune varietà recentemente stabilizzate in California) dell’estratto della pianta. Non c’è da stupirsi se è proprio la canapa sativa o industriale, che per le sue dimensioni (può arrivare fino a 5 metri) e quindi per il suo rendimento, è quella che meglio si presta alla sua produzione e estrazione. Sebbene agisca sul nostro organismo offrendo importanti benefici, il CBD come detto non ha proprietà psicoattive come il THC.
Oggi tale sostanza sta emergendo come un potente rimedio naturale grazie alla sua capacità di aiutare le persone affette da diverse malattie.
Il CBD può aiutare a combattere il cancro, l’intestino irritabile, l’epilessia, schizofrenia, Alzheimer, depressione e molto altro. I suoi effetti terapeutici più importanti derivano dalle sue proprietà: ansiolitica, analgesica, antiemetica, antiepilettica, antitumorale, antiossidante, antinfiammatoria, antipsicotica, immunomodulatore, antibatterica e antifunginea, neuroprotettore, antireumatica e induttore del sonno.
Attualmente si stanno conducendo ricerche sul CBD come regolatore del livello di glucosio nel sangue per il diabete, sull’azione citotossica nei confronti delle cellule tumorali (cancro al seno e alla prostata), disturbi del sonno, apnee notturne, paura/ansia, disturbo da stress post-traumatico e depressione.
E di giugno la notizia del primo farmaco al CBD (direttamente ottenuto dalla canapa) approvato dalla FDA degli USA: un farmaco pediatrico per ridurre le convulsioni in alcune malattie degenerative.
Il CBD può essere assunto in diversi modi: olio da ingerire o usare come crema o unguento, spray, tè o infusi e per inalazione della resina vaporizzata. Il suo effetto si manifesta entro 15 o 30 minuti ma anche subito, a seconda del tipo di assunzione.
Grazie ai numerosi studi condotti su dosaggio e modalità d’applicazione del CBD, non sono stati finora riscontrati effetti collaterali legati al suo consumo.
La Canapa sativa dalla quale è estratto il CBD è commercializzata come infiorescenze di canapa (fiori femminili di marijuana), sdoganati per prima dalla legge 242 del 2016, sulle confezioni è precisato che “non sono prodotti adatti alla combustione”. Il mercato è in piena espansione con un boom dei negozi di canapa legale, anche se è controverso il suo utilizzo: l’unico uso permesso è quello “tecnico” che non prevede ingestione, combustione o vaporizzazione.
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